Di Pietro sapeva tutto di Penati ma lo fece votare nelle elezioni successive e la Procura di Milano come sempre coprì…
Di Pietro sapeva e non fece nulla. Di Pietro sapeva e tuttavia sostenne Penati alle elezioni in più occasioni.
L’ex sindaco di Milano Albertini parlò del caso Serravalle e dello scandaloso giro di interessi che ci stava dietro con Di Pietro, D’Ambrosio e Borrelli che lessero le denunce senza fare nulla.
Di Pietro dopo aver guardato le carte disse ad Albertini: «Ai miei tempi, con una cosa così tra le mani, ci aprivi un’inchiesta, si incriminava qualcuno e forse si arrestava anche» e parla di indizi evidenti di mazzette e tangenti, per quanto «ingegnerizzate».
Insomma considerava Penati quasi un “ladro”.
E quindi si domanda “Il Fazioso” ovviamente non lo sostenne nelle successive elezioni vero?
E invece no, perchè Di Pietro con l’Italia dei Valori appoggiò Penati alle provinciali 2009 e alle regionali 2010.
Tutti sapevano, nessuno si mosse, la Procura di Milano come sempre dormiva o meglio copriva… E Di Pietro, come al solito, furbescamente, a parole attaccava l’incriminabile Penati fino a quando poi, scandalosamente, lo sostenne nelle successive elezioni. Una vera vergogna formato Milano – politica dei finti partiti di opposizione.
C’è chi si aspetta che sarà Di Pietro a prendere le redini del PDL quando Berlusconi abdicherà…
Un nuovo centro-destra dalle “mani pulite” … ?
E ciò che secondo fonti confidenziali si sarebbero mormorati il 23 giugno scorso sui banchi di Montecitorio.
L’avvicinamento di Di Pietro all’acerrimo nemico e i successivi cambiamenti nella strategia dello scaltro leader del partito della corruzione sembrerebbero andare in questa direzione.
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