#PietroPalauLibero

piter

Testamento politico di un latitante per bene.

Condannato dopo più di 22 anni ad oltre 10 anni di carcere per aver denunciato il racket dei fallimenti!

Rifiuta 1.500.000.000 di vecchie lire per metterlo a tacere, ma viene da lì a poco dichiarato fallito nel 1992, per attuali 516,00 euro, nonché condannato 22 anni dopo per “aver provocato” il fallimento della sua ditta!  Nel frattempo, in base alle sue stesse denunce ritenute senza alcuna indagine fonti di prova di reati di natura ideologica, nei confronti di curatori fallimentari, periti, avvocati e magistrati, spende la sua vita a difendersi, aiutando le parti più deboli, ed il suo nominativo dagli anni di mani pulite risulta al primo posto per numero di iscrizioni nel registro degli indagati e per rinvii a giudizio, oltreché per numero di ricorsi in Cassazione.

E’ una storia vera ed esemplare, che si svolge a Milano, di resistenza legale all’Autorità da parte di un piccolo e onesto imprenditore che non si è mai piegato alle logiche perverse delle tangenti e dell’economia criminale, subendo pesanti ritorsioni per aver aiutato in oltre 30 anni migliaia di vittime a difendersi dagli “abusi legali”, denunciando come avvocati e magistrati possano inquinare e sovvertire le regole e le finalità del diritto. Nel raccontare la sua odissea giudiziaria ed altre, come lui stesso scrive, riprendendo un saggio di Patricia Ewick e Susan Silbey, pubblicato sulla rivista di sociologia “American Journal of Sociology”: «si estendono nel tempo e nella società quelle che, altrimenti, sarebbero delle mere transazioni individuali, discrete ed effimere…»[1].

L’atto di scegliere e di raccontare le storie è infatti in grado di produrre potenziali conseguenze sociali e cambiamenti che vanno oltre la semplice transazione individuale, in quanto nell’interazione con altre storie “divengono parte di un flusso di conoscenze socio-culturali, riguardo a come le strutture sociali lavorano, per distribuire potere e svantaggi. Malgrado tali atti possano anche tutti insieme non produrre cambiamenti istituzionali, le pratiche di resistenza all’Autorità, scaturendo da un insieme comune di risorse socio-culturali, che includono fenomeni simbolici, linguistici, organizzativi e materiali, possono comunque divenire significanti insegnamenti sia riguardo le risorse che i limiti del potere. Questo è l’intento del protagonista della storia, la cui identità, se non l’avete già indovinata, la scoprirete leggendola, sperando ci aiuterete a divulgarla, onde contribuire a spezzare le logiche corporative dei “gruppi”, così ben analizzate dalla sociologia, a cui di certo non si possono sottrarre la supercasta dei magistrati e degli avvocati, il cui coefficiente di corruttibilità è forse superiore a quello della classe politica, di cui spesso, infatti, sono divenuti rappresentanti, in danno degli interessi dell’intera collettività, senza alcun ricambio, neppure generazionale, non avendo “mani pulite” mai intaccato la parallela piaga sociale del forse più grave fenomeno della cd. “corruzione giudiziaria”.

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Domanda di Grazia

Ordinanza sospensione esecuzione  Giudice Sorveglianza

ricorso per Cassazione conflitto di competenza 29.5.15

ricorso per Cassazione confilitto di competenza 19.6.15

Ordinanza Rigetto Incidente Esecuzione

Ricorsi per Cassazione

Incidente di esecuzione

Atti e ricorsi CEDU Palau e Onlus contro Italia

Atto del Governo n. 245 Legisl. Novembre 2015

certificato penale Pietro Palau G.

elenco procedim. iscritti presso Cassazione (2)

elenco procedim. iscritti presso Procura Brescia

elenco procedim.iscritti presso Procura Milano

Legge delega 67 – 2014

Ordine di arresto PG MI del 5.6.15

Sentenze assoluzioni Pietro Palau G

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