QUESTORE INTIMA SFRATTO ULTRAOTTANTENNI NOSOCOMIO TINCHI

Dopo oltre 130 giorni di occupazione del tetto del nosocomio di Tinchi sembra che gli eventi stiano precitando senza alcuno scampo per i degenti tra cui alcuni vecchi partigiani bisognosi di cure da parte della struttura.

Il Questore ha infatti notificato un’ingiunzione di sgombero come denunciato da alcune associazioni locali e dal professor Pietro Tamburrano, uno dei manifestanti che hanno deciso questa forma estrema di protesta per chiedere un futuro certo per l’ospedale di Tinchi, documentando lo sperpero di denaro pubblico nel nosocomio pisticcese.

Ecco l’appello dei Comitati civici.

Siamo asserragliati dal 1° luglio 2010 sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi, fiore all’occhiello della sanità pubblica in provincia di Matera, chiuso dopo ristrutturazioni milionarie per essere ceduto a una fondazione privata.

Il Questore di Matera ci sta notificando, dopo 130 giorni e notti di presidio ininterrotto, un’ingiunzione di sgombero tanto arbitraria quanto illegittima.

Temiamo da un momento all’altro un blitz delle forze di polizia.

Siamo fortemente allarmati soprattutto per l’incolumità dei tanti vecchietti, fra cui alcuni ex-partigiani ultraottantenni, che presidiano ininterrottamente il tetto più alto di quest’ospedale illegalmente chiuso da sìddette “Istituzioni”.

LA REPUBBLICA E’ FINITA!!!!

LA MAFIA HA PRESO IL DIRETTO CONTROLLO DELLE ISTITUZIONI!!!!

SIAMO IN UNO STATO FASCISTA DOVE I CITTADINI SONO CONSIDERATI SPAZZATURA!!!! 

Per saperne di più:

Antonio Forcillo – addetto comunicazione

(338-5867165)

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